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D’Onghia: La scuola educhi al patrimonio artistico e culturale

“Promuovere e diffondere la cultura umanistica nelle scuole sin dall’età evolutiva vuol dire formare i ragazzi al rispetto e alla conservazione dei beni artistici e culturali del nostro Paese”. Ad affermarlo il sottosegretario al MIUR, senatrice Angela D’Onghia, intervenuta questa mattina al Convegno di presentazione degli atti dell’indagine conoscitiva sul “Diritto dei minori a fruire del patrimonio artistico e culturale nazionale”. L’incontro, organizzato dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, si è svolto a Roma presso Palazzo Giustiniani.

“Ringrazio la Commissione per l’impegno profuso nella realizzazione di tale indagine che certamente ci aiuterà a concertare al meglio nei prossimi anni  azioni sinergiche con operatori scolastici ed istituzioni competenti; - ha dichiarato la senatrice aggiungendo - Acquisire le competenze nell’ambito della cultura umanistica accresce nei minori il ruolo di cittadini attivi all’interno della comunità. Inoltre sviluppa la comprensione della storia e dei valori identitari delle varie culture. Sul piano politico pertanto abbiamo il dovere di impegnarci per verificare i mezzi e le opportunità attraverso i quali i giovani possono usufruire dell’ingente patrimonio artistico e culturale italiano, patrimonio che può diventare occasione di crescita per il nostro Paese a patto che le nuove generazioni sappiano coniugare tradizione e innovazione".

Al termine del suo intervento, la D'Onghia ha così concluso: "Non dimentichiamo che il mercato del lavoro richiede oggi anche sviluppate capacità comunicative e creative per affrontare le sfide della società contemporanea. E la scuola, che è il luogo per definizione dell’educazione a tale patrimonio, contribuisce alla formazione di quella cultura civica intesa quale fruizione consapevole di opere, oggetti e testimonianze specifiche che rappresentano i  punti più significativi di una civiltà”.  

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11 aprile 2017

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